IN DIALOGO CON GLI IMMIGRATI

a cura di Dino Tosi


Le Acli, in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Ufficio Migrantes, sono da anni in prima posizione nell’assistere i migranti presenti sul territorio favorendo il loro percorso di cittadinanza attiva, sostenendoli nel disbrigo delle pratiche e nell’accesso ai servizi.

 

In questa pagina proponiamo alcune sezioni dedicate ai migranti e a tutti coloro i quali s’interessano d’integrazione e interazione.

 

IN EVIDENZA


 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’iniziativa di Comuni Insieme: l’appuntamento è  per Giovedì 12 Dicembre 2020 alle ore 20.30 a Novate Milanese.

 

RASSEGNA STAMPA (da Fondazione Verga)

In collaborazione con Fondazione Verga, ente per i migranti, i rifugiati e gli italiani all’estero.

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Che cosa è la Fondazione Franco Verga?  

La “Fondazione Franco Verga” è un’Associazione di Promozione Sociale che intende contribuire, con la sua attività, all’integrazione sociale di migranti e rifugiati, offrendo loro prestazioni socio-assistenziali, un servizio di segretariato sociale, corsi di lingua e cultura italiana a più livelli di apprendimento, consulenza e assistenza nelle problematiche inerenti la condizione giuridica dello straniero in Italia.

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RISORSE DEL TERRITORIO

 

Rete Famiglia:

servizi pubblici e privati per l’assistenza familiare

 

Tutti i riferimenti e i numeri per sapere dove rivolgersi nei comuni di:

 

La mappa dei servizi pubblici e privati per l’assistenza familiare, realizzata dall’Ambito Territoriale di Garbagnate Milanese con la collaborazione del Servizio Spazio Immigrazione dell’Azienda Speciale Consortile “Comuni Insieme per lo Sviluppo Sociale”.

 

 

 

Scarica il pdf : (In allegato pdf Az. Spec. COMUNI INSIEME – Rete  Famiglia – Brochure – 19 ott 2015.pdf)

 

 

 

 

 

SPAZIO IMMIGRAZIONE, COMUNI INSIEME

Aperture e recapiti sportelli (In allegato pdf)

 

 

ETNO-BOOK

Il Circolo Acli di Cesate intende dar spazio alle storie, alla cultura, alla vita, ai viaggi di chi è arrivato in Italia, e precisamente qui, da tanto lontano.

Attraverso un collage di foto, scritti, pensieri, interviste, ricette e racconti vogliamo provare a tessere un tappeto multicolore ricco di stimoli e spunti per condividere un mondo che appartiene anche a noi, che vogliamo conoscere meglio e del quale vogliamo prenderci cura.

 

Questa volta vogliamo raccontarvi la storia di Vassili e della sua famiglia.

 

Ritratto di Vassili

 

Leggi la storia di Vassili 

Tutto parte da una piccola foto… una storia di migrazione molto particolare.

Vassili, Ucraino, cuoco della scuola materna parrocchiale e cuoco ufficiale della manifestazione Opera in piazza, è una persona molto popolare e amata a Cesate. Tutti conoscono la sua forza, affidabilità e simpatia; non tutti conoscono la sua storia e soprattutto pochi, forse, legano la sua vicenda al fenomeno della migrazione.

Ma cominciamo dall’inizio…

Nel 2004 a Garbagnate Milanese arriva Lina, una donna forte e risoluta di una cinquantina d’anni, Ucraina, che come molte sue compaesane, è migrata in Italia per trovare lavoro. Quante colf, badanti, lavoratrici precise, pazienti e instancabili conosciamo che arrivano da questa terra? Parecchie: si tratta di un vero e proprio flusso migratorio unidirezionale che costituisce una grande risorsa per il nostro Paese.

Dopo varie esperienze lavorative Lina approda a casa di una signora anziana che ha bisogno di aiuto per le faccende domestiche. La signora si chiama Anna ed è la madre di Dino Tosi. Durante una chiacchierata Lina mostra a Dino una foto della sua nipotina che tiene sempre con sé nel taschino del golf.

In seguito al disastro di Cernobyl molte donne in gestazione hanno dato alla luce bimbi con problemi e malformazioni, purtroppo cosa tristemente nota. La sua nipotina è una di questi. Ha una grave malattia congenita rara e non ha alcuna possibilità di essere curata dove vive. Le hanno dato ancora un solo anno di vita. Dino vede la piccola in foto e ne rimane scioccato. Subito matura la convinzione che debba essere portata in Italia perché vuole fare l’impossibile per lei: non può accettare che per mancanza di adeguate cure in strutture specialistiche all’avanguardia, che invece qui abbiamo, la bimba non abbia speranza.

Subito dopo si attiva una macchina di solidarietà imponente per organizzare il trasferimento.

Otto anni fa, in una fredda sera di ottobre, arriva così in Italia Oleksandra, accompagnata dalla giovane madre Ulyana. Ha cinque anni e ha fatto un viaggio di tre giorni, sdraiata in un pulmino perché non si può muovere: ha una carenza pressoché totale della muscolatura.

Subito mamma e bimba vengono trasferite all’abitazione dell’anziana signora Anna a Garbagnate Milanese, la quale desidera offrire il suo aiuto ospitandole in casa propria per il tempo necessario agli indispensabili accertamenti sanitari specialistici che – finalmente –  potranno definire la diagnosi della grave malattia di cui Alessandra (noi tutti La chiamiamo così) soffre dalla nascita.

La vita quotidiana a casa di Anna è un’occasione preziosa per la giovane madre e sua figlia: tutto ciò che le circonda è occasione per imparare l’alfabeto, i nomi degli oggetti: apprendono bene e velocemente la lingua italiana sotto la guida della “severa” maestra, più che ospite: una nonna acquisita.

Di lì a un mese arriva in Italia finalmente anche il papà Vassili.

In questo periodo molti volenterosi si attivano prendendosi in carico la situazione: si impegnano a creare le condizioni ottimali perché la piccola venga seguita sia dal Tribunale dei Minorenni sia dal Policlinico di Milano. E tutto “viaggia” al meglio… Ricoveri, visite e interventi specialistici anche a Bosisio Parini (“La Nostra Famiglia”); Alessandra tiene duro, sempre con quel gran bel sorriso che incanta le persone. Nel frattempo, alla diagnosi, segue tempestivamente la terapia che risulta efficace e produce costanti miglioramenti.

Alessandra inizia la scuola e frequenta con brillanti risultati il quinquennio delle elementari, amorevolmente seguita dalle due insegnanti e con la decisiva amicizia dell’intera classe. Oggi frequenta con successo la seconda media.

Il Comune e l’ASL si impegnano al massimo, per quanto di rispettiva competenza; e anche l’INPS si muove per il riconoscimento delle provvidenze di legge previste: il papà infatti ha ottenuto incarico di cuoco presso la scuola materna parrocchiale di Cesate riscuotendo, fra l’altro, parecchio successo.

Dopo ripetuti visti provvisori, grazie alla costante azione di chi si interessa alla vicenda, la famiglia così riunitasi trasferisce a Cesate dove è decisamente presente e quotidianamente impegnata sia nel lavoro che nell’accudimento della bimba: nonna Lina riesce anche a coinvolgere l’intera comunità ucraina stabilitasi a Cesate in tutte le attività ed iniziative promosse dalle Associazioni di volontariato.

Comunità, famiglia, singole persone, istituzioni: tutti accomunati dalla volontà di creare le condizioni ideali per una più che buona interazione ed integrazione.

Una bella storia e un esempio possibile di cittadinanza attiva e solidarietà.

 

Foto della famiglia di Vassili

 


 

AREA COLF

L’impegno concreto di supporto ai migranti, si espleta anche nell’attività delle Acli colf, in particolare nell’ambito dell’assistenza ed orientamento agli immigrati nell’iter burocratico relativo alla legalità dei soggiorni, dei ricongiungimenti familiari e delle attività lavorative (in attuazione anche della recente legge sull’immigrazione).

Per la sezione specifica “Servizi Assistenza Familiare – SAF – Area Colf su questo sito clic qui

 

Cosa sono e di cosa si occupano le Acli colf? 

Le Acli Colf sono l’Associazione professionale delle Acli che organizza le collaboratrici e i collaboratori familiari.

Si occupano di:

  • tutelare i diritti delle colf
  • raccogliere domande ed offerte di lavoro e metterle in relazione
  • informare sulla normativa riguardante persone e famiglie migranti
  • informare su servizi pubblici e non, che il territorio offre e sulle possibilità
  • di accesso ai medesimi
  • verificare le condizioni e le possibilità di intraprendere iniziative di autorganizzazione di servizi attraverso il lavoro associato
  • raccogliere la domanda di formazione di chi opera nell’ambito del lavoro di collaborazione familiare, in relazione all’offerta di servizi presenti sul territorio.

 

L’attività delle Acli Colf si realizza tramite le seguenti iniziative:

  • Itinerari per nuove dirigenti.
  • Rilancio associativo sul territorio.
  • Assistenza ed orientamento agli immigrati nell’iter burocratico
  • relativo alla legalità dei soggiorni, dei ricongiungimenti familiari e delle
  • attività lavorative (in attuazione anche della recente legge sull’immigrazione).
  • Tutela previdenziale contro l’evasione contributiva.
  • Tutela del collocamento e della sua gestione per sostenere sia le lavoratrici che le famiglie contro il proliferare di agenzie abusive.
  • Consulenza relativa ai diritti contrattuali ed alla gestione della loro applicazione nonché del trattamento di fine rapporto.

(Fonte: www.acli.it)

 

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