Fuggire, per non morire. Restare, per tenersi stretto l’amore. Andare avanti, come si può, per sopravvivere.
Ci sono occhi così pieni di tutto, sorrisi bianchi come la neve, mani piccole di bambino che non hanno colpe, eppure hanno già toccato la sofferenza.
Questo libro è un viaggio, tra spazi, tempi e luoghi che si conoscono così bene da sentirseli sotto la pelle.
C’è l’Africa, con la sua crudeltà e la sua bellezza selvaggia.
C’è la Francia, luogo apparentemente sicuro ma in realtà colmo di contraddizioni.
E infine L’Italia, dove si torna per trovare pace.
E ci sono i protagonisti di questo romanzo, così diversi e così simili, nella loro personale ricerca della felicità, di un rifugio sicuro dove accoccolarsi, dove riposare un po’. Diventare madri, padri, e scoprire quel qualcosa che graffia dentro e che ripaga di tutto.
E conoscere finalmente l’amore. L’amore che nasce, esplode, si evolve, muore e ritorna.
Come la vita, che segue il suo corso, e inizia là dove sembrava non ci fosse più nulla.
L’autrice
Eliana Merenda nasce il 20 maggio 1984 a Garbagnate Milanese e vive a Caronno Pertusella. Ha frequentato il Liceo Linguistico “S. M. Legnani” a Saronno ed è proprio durante gli anni del liceo che ha coltivato il suo amore per la letteratura e la scrittura. Laureata in lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, lavora nell’ambito delle risorse umane. Scrivere è la sua isola felice, la possibilità che si è data di avere un altro punto di vista sul mondo, sui sentimenti, sulla vita. Nel 2015 viene pubblicato il suo primo romanzo “La vita che mi hai dato”. Kabaku è il suo secondo romanzo, la sua seconda creatura di carta e viene pubblicato nel novembre 2019.