Seconda serata, secondo successo per “Ti lascio una canzone”: le foto!

Seconda serata, secondo successo per “Ti lascio una canzone”: le foto!

Sabato sera musicale d’Autore con il Maestro Francesco Barbuto.


Secondo sabato sera dedicato ai cantautori italiani interpretati da Francesco Barbuto accompagnato dal suo piano e dalla sua chitarra: un altro successo per “Ti lascio una canzone”, iniziativa giunta al suo secondo appuntamento. Il salone Incontri dell’Oratorio San Francesco di Cesate sabato scorso alle 21 si è infatti nuovamente riempito di un pubblico attento ed entusiasta che ha rinnovato la sua calda accoglienza all’artista che già dalla prima serata aveva saputo conquistare il cuore dei presenti, facendo rivivere le straordinarie e mai dimenticate canzoni dei cantautori più cari al pubblico.

Vitaliano Altomari, presidente del Circolo Acli di Cesate – che ha organizzato l’evento – come di consueto ha aperto la serata presentando l’artista e porgendo il suo ringraziamento a tutti coloro che si sono generosamente spesi per pianificare, comunicare e realizzare l’evento. Ha infine espresso l’invito a sostenere l’iniziativa con un’offerta libera, destinata a potenziare il sistema audio-video del Salone.

La serata si è subito riscaldata con la prima canzone “Non abbiam bisogno di parole”, di Ron… uno dopo l’altro i brani interpretati scorrevano via confermando l’elevato valore artistico della proposta musicale, arricchita dalla proiezione di immagini, filmati, interpretazione di poesie e cordiali piccoli monologhi del protagonista. Francesco Barbuto ha conquistato tutti, regalandoci un paio d’ore di serenità e arricchimento culturale. (La lista dei brani eseguiti è riportata sotto la galleria delle foto, nel programma di sala.)

La serata si è conclusa con grande soddisfazione del pubblico, dei protagonisti e di tutte le persone coinvolte nell’organizzazione.

L’arrivederci è per fine gennaio con il terzo e ultimo appuntamento di “Ti lascio una canzone”, ma attenzione perché insieme al concerto ci sono parecchie novità e una grande sorpresa che comunicheremo a breve!


Le foto della serata, scatti di Valerio Prandi.

 

 

 


I brani eseguiti nella serata, programma di sala.

 

 

 


Un approfondimento e qualche dettaglio in più…

La proposta di questo percorso cantautorale si snoda attraverso un preciso disegno, spiegato nella parte finale del testo redatto dall’autore stesso del progetto, il M° Francesco Barbuto, e che riportiamo qui di seguito.

 I CANTAUTORI

I cantautori italiani, ai quali ci rifacciamo negli ’60, ’70, ’80 e ’90, diedero una svolta alla musica, come anche alla società del nostro Paese.

Nacque una vera e propria esigenza: quella di esprimere le proprie emozioni, i propri sentimenti, le esigenze sociali di quegli anni, attraverso il testo e la musica di una canzone.

Il tema più comune: l’amore e le relazioni umane.

Così, il pubblico si immedesimava facilmente con i nostri cantautori, poiché si rivedeva in quei versi e in quelle parole piene d’amore e di esperienze vissute.

Le canzoni di quei tempi, erano dei racconti che ci facevano rivivere un ricordo, un’emozione.

Come dicevamo prima, anche la tematica riflessiva, oppure perfino reattiva sociale, nel corso degli anni, è diventata sempre di più un’esigenza di sfogare le proprie sensazioni dei nostri cantautori.

Temi come: le diseguaglianze, l’emarginazione, la povertà, le contraddizioni della società, la politica, furono perno principale dei cantautori in particolare della fine degli anni ’60 e anni ’70.

Un viaggio attraverso la scoperta di sé stessi nel mondo e nella società.

Per essere cantautori, occorre avere una sensibilità non indifferente e particolarmente profonda. Molti di loro non sapevano neppure la musica, come si dice in gergo. Erano i nostri “on the road”, come quelli americani degli stessi anni (pensiamo a Bob Dylan, tra i principali, quanto abbia influenzato molti dei nostri cantautori), eppure ci hanno insegnato moltissimo nell’ascoltare i loro testi e le loro musiche, tanto che ancora oggi cantiamo e ascoltiamo le loro canzoni volentieri.

Ci hanno insegnato ad esporre e a condividere i propri sentimenti e quelli degli altri. Il non tener dentro i propri stati d’animo, le proprie paure, le proprie emozioni, ma di esternarle ed esprimerle.

Pur essendoci certamente delle differenze tra i cantautori dagli anni ’60 agli anni ’90, il filo conduttore, rimane saldamente e coerentemente questo.

La canzone d’autore in Italia, nasce anche in contrapposizione a un modello imperante di canzone eseguita solo allo scopo di intrattenere e promuovere una facile evasione.

Il tipo di canzoni in questi tre concerti a Cesate, organizzati dal’ACLI, tocca tre categorie: la prima serata è dedicata ai cantautori quali G. Paoli, Ron, L. Dalla, F. Battiato, P. Daniele, C. Baglioni, dedicati prevalentemente a un sound melodico romantico e al tema dell’amore, delle relazioni umane.

La seconda serata è dedicata a cantautori quali F. Concato, F. De Andrè, L. Battisti, dedicati anch’essi in punta di piedi all’amore, come anche alla società e una parentesi, con A. Branduardi, alla canzone “menestrello”, che ha avuto molto successo proprio con questo cantautore.

La terza serata, infine, è dedicata agli anni ’60 e ai primi cantautori, quali: B. Lauzi, B. Martino, L. Tenco, S. Endrigo, con le loro canzoni piene di melodie cantabili, derivate ancora dalla musica degli anni precedenti, spesso perfino accompagnati da orchestre e musicisti di altissimo livello e spessore, tanto da trasmettere com’era importante questa figura nuova canora e musicale.

I nostri cantautori, erano, sono e rimarranno sempre nei nostri ascolti e nel nostro cuore.